domenica 28 dicembre 2008

LA MOLE SOTTO LA NEVE

Anche questa notte ha nevicato e tutt'ora scendono volteggiando dei fiocchi lievi.
Dal mio balcone ammiro la Mole dominare i tetti tutti bianchi... sembra quasi sovrasti tante immense torte ricoperte di glassa candida.
I rumori del mercato sottostante mi arrivano ovattati e l'aria sa di pulito.
I bambini, in vacanza, stanno ancora dormendo al calduccio nei loro letti ma sono certa che al loro risveglio vorranno scendere a giocare con la neve, questo gioco antico e sempre attuale che raramente si può avere a disposizione in città.

domenica 14 dicembre 2008

SVENTAGLIATA DI FOTO

Dal mio balcone posso vedere la Mole Antonelliana svettare sui tetti di Torino.

Vuoi verdela anche tu da questa prospettiva?






Ti è piaciuta?

CURIOSITA'

La Mole fu una delle prime costruzioni a venire illuminata mediante piccole fiammelle di gas cittadino sul finire del XIX secolo.
Dal 1998, in occasione della ridefinizione dell'illuminazione esterna e della nascita della manifestazione "Luci d'Artista", sul fianco della cupola si può vedere un'installazione di Mario Merz, Il volo dei numeri, con l'inizio della successione di Fibonacci che s'innalza verso il cielo.

E' stata ripresa nel logo della XX Olimpiade Invernale 2006, che mostra la sagoma della Mole stilizzata con cristalli di ghiaccio bianchi e azzurri, neve e cielo, che formano una rete, simbolo dello spirito olimpico.

E' raffigurata sul verso della moneta da 2 centesimi di euro coniata dalla Repubblica Italiana.

All'interno della Mole Antonelliana è stata girata gran parte del film "Dopo mezzanotte" di Davide Ferrario, nel quale la Mole è una simbolica co-protagonista.

Un disegno della Mole Antonelliana compare nella sigla di chiusura del lungometraggio di Hayao Miyazaki Porco Rosso.

Per gli appassionati di esoterismo ha i suoi lati oscuri: una base piramidale e una guglia altissima che come una sorta di antenna catalizza l’energia che capta dal cielo e aspira dalla Terra.

sabato 13 dicembre 2008

STORIA


La Mole Antonelliana, struttura in muratura la cui costruzione iniziò nel 1863, è il monumento simbolo della città di Torino e prende il nome dall'architetto che la costruì, Alessandro Antonelli. Originariamente doveva essere una sinagoga: infatti era appena stata concessa la libertà ufficiale di culto alle religioni non cattoliche e la comunità ebraica voleva costruire un tempio con annessa una scuola. La scelta di Antonelli come architetto si rivelò infelice, perché propose una serie di modifiche che avrebbero innalzato la costruzione a 113 metri, ben oltre i 47 metri originali per la cupola. Tali modifiche, l'allungamento dei tempi di costruzione e i maggiori costi, risultarono sgraditi alla comunità ebraica, che nel 1869 fece terminare i lavori con un tetto provvisorio.
Nel 1873 venne alla fine fatto uno scambio con la città di Torino, che diede loro un altro terreno per costruire l'attuale sinagoga e si prese in carico la costruenda Mole che sarebbe stata dedicata al re Vittorio Emanuele II.
Nel 1973 fu acquistata dal Comune , unico in grado di sobbarcarsi i folli costi di realizzazione. Antonelli riprese la costruzione, con una serie di modifiche in corso d'opera che portarono l'altezza complessiva 167 metri, facendola diventare l'edificio in muratura più alto d'Europa.
Antonelli lavorò alla Mole fino alla sua morte: era diventata leggendaria la specie di ascensore azionato da una carrucola che portava il quasi novantenne architetto a diverse decine di metri d'altezza per verificare personalmente lo stato dei lavori. Antonelli non vide però il completamento della costruzione, che fu portata a termine dal figlio Costanzo, mentre Annibale Rigotti decorò gli interni tra il 1905 e il 1908.
Tra gli anni sessanta e gli anni novanta la Mole Antonelliana diventata simbolo di Torino, è stata usata come "balcone sulla città" grazie all'ascensore che porta ai settanta metri della cima della cupola dove c'è un piccolo belvedere, e per mostre temporanee.
Dopo alcuni anni di chiusura per ristrutturazione, necessari a rinnovare l'ascensore (che impiega 59 secondi a fare il percorso) e ad eliminare parte degli archi di supporto in cemento, la Mole è sede del Museo nazionale del Cinema, che ospita macchine ottiche pre-cinematografiche (lanterne magiche), pezzi provenienti dai set dei primi film italiani ed altri cimeli, in un allestimento veramente suggestivo.

TRAVERSIE

La Mole Antonelliana non ha mai avuto vita felice.

Durante la sua costruzione, il terremoto del 23 febbraio 1887 costrinse a modificare il progetto per consolidarlo.

Sulla sua sommità, in origine, fu eretto il Genio Alato, una statua di angelo dorato alta 7 metri che cadde l'11 agosto del 1904, colpito da una folgore.
Tutte le cronache dell'epoca parlarono di un fatto che aveva del "prodigioso": la statua, pesante 3 tonnellate restò in bilico sul terrazzino sottostante e non fece nessuna vittima. Rimasto quasi intatto, non fu comunque rimesso sulla sommità ma si può ancora vedere tutt'oggi all'interno della Mole. Al suo posto fu sistemata una stella.

Il 23 maggio 1953 un altro violentissimo nubifragio, accompagnato da una tromba d'aria, fece precipitare ben 47 metri della guglia che cadde verticalmente, a candela, nel piccolo giardino dell RAI sottostante, sull'unico fazzoletto di terra non edificato della zona. Anche quella volta, strordinariamente non ci furono morti.

Il 31 gennaio 1961 terminarono i lavori di ristrutturazione, giusto in tempo per la celebrazione del Centenario dell'Unità d'Italia. La stella fu rimessa al suo posto: una stella tutta nuova, larga 2,4 metri e pesante 210 chili. La nuova guglia fu costruita in acciaio rivestito di mattoni, una sicurezza che tolse alla Mole Antonelliana il primato di edificio più alto costruito in laterizi (167,5 metri di pietra, cemento e mattoni).





via Montebello, 20 10124 Torino (TO)
tel. +39 011 8138560-561
fax +39 011 8125738

Orario di apertura:
Sabato: 9.00-23.00; da martedì a venerdì ore 9.00-20.00; domenica ore 9.00-20.00
Ultimo ingresso: 75 minuti prima della chiusura
Aperture straordinarie: 1° e 6 gennaio, Pasqua, lunedì di Pasqua, 25 aprile,
1° maggio, 2, 24 giugno, 15 agosto, 1° novembre, 8, 24, 25, 26, 31 dicembre
Prenotazione obbligatoria per gruppi e scuole
Chiusura: i lunedì non festivi