sabato 13 dicembre 2008

STORIA


La Mole Antonelliana, struttura in muratura la cui costruzione iniziò nel 1863, è il monumento simbolo della città di Torino e prende il nome dall'architetto che la costruì, Alessandro Antonelli. Originariamente doveva essere una sinagoga: infatti era appena stata concessa la libertà ufficiale di culto alle religioni non cattoliche e la comunità ebraica voleva costruire un tempio con annessa una scuola. La scelta di Antonelli come architetto si rivelò infelice, perché propose una serie di modifiche che avrebbero innalzato la costruzione a 113 metri, ben oltre i 47 metri originali per la cupola. Tali modifiche, l'allungamento dei tempi di costruzione e i maggiori costi, risultarono sgraditi alla comunità ebraica, che nel 1869 fece terminare i lavori con un tetto provvisorio.
Nel 1873 venne alla fine fatto uno scambio con la città di Torino, che diede loro un altro terreno per costruire l'attuale sinagoga e si prese in carico la costruenda Mole che sarebbe stata dedicata al re Vittorio Emanuele II.
Nel 1973 fu acquistata dal Comune , unico in grado di sobbarcarsi i folli costi di realizzazione. Antonelli riprese la costruzione, con una serie di modifiche in corso d'opera che portarono l'altezza complessiva 167 metri, facendola diventare l'edificio in muratura più alto d'Europa.
Antonelli lavorò alla Mole fino alla sua morte: era diventata leggendaria la specie di ascensore azionato da una carrucola che portava il quasi novantenne architetto a diverse decine di metri d'altezza per verificare personalmente lo stato dei lavori. Antonelli non vide però il completamento della costruzione, che fu portata a termine dal figlio Costanzo, mentre Annibale Rigotti decorò gli interni tra il 1905 e il 1908.
Tra gli anni sessanta e gli anni novanta la Mole Antonelliana diventata simbolo di Torino, è stata usata come "balcone sulla città" grazie all'ascensore che porta ai settanta metri della cima della cupola dove c'è un piccolo belvedere, e per mostre temporanee.
Dopo alcuni anni di chiusura per ristrutturazione, necessari a rinnovare l'ascensore (che impiega 59 secondi a fare il percorso) e ad eliminare parte degli archi di supporto in cemento, la Mole è sede del Museo nazionale del Cinema, che ospita macchine ottiche pre-cinematografiche (lanterne magiche), pezzi provenienti dai set dei primi film italiani ed altri cimeli, in un allestimento veramente suggestivo.

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